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Progetto Yoga e controllo della respirazione

con Lorenzo - Matteo Selvanizza, insegnante di yoga diplomato dalla Federazione Italiana Yoga, e attualmente iscritto all'albo degli insegnanti.

Il progetto sperimentale nasce grazie alla richiesta di Elisa Vivarelli, operatore W.O.C.E.,  ed ha come obbiettivo di riuscire ad aiutare Lorenzo per migliorare le sue capacità di controllo della respirazione e, attraverso questa, anche il controllo del piano emozionale.

Il progetto ha la frequenza di incontri di una volta alla settimana, per circa un ora e mezza ad ogni incontro.

Il primo obbiettivo era quello di riuscire a capire la capacità che aveva Lorenzo di interagire volontariamente col respiro, ed ho presto notato (già dal secondo incontro) che la risposta era ottima.
Nel primo incontro ho studiato le reazioni che aveva ai miei stimoli, e mi sono accorto che non era in grado di muovere l'addome durante il respiro, aveva un blocco diaframmatico, che gli impediva una respirazione completa.  Sono bastati pochi momenti per farlo entrare a contatto con le sue sensazioni, ed ha iniziato subito a mostrare segni di capacità di interazione col respiro, e , cosa più importante , col suo corpo.
Lorenzo è in grado di controllare la meccanica respiratoria, soprattutto la respirazione addominale, la più importante per poter gestire le risposte emotive.

Il progresso è stato notevole, e sorprendentemente veloce. Lorenzo ha buona capacità di apprendimento, soprattutto se viene coinvolto in prima persona, e se viene aiutato da qualcuno che gli mostri come fare (un esempio fisico). E' stato molto utile far "sentire" a Lorenzo come respiravo io, appoggiando la sua mano sul mio addome. Questo è stato il punto di partenza che ci ha permesso di progredire in pochi mesi. 

Ora Lorenzo sa respirare, ha imparato ad allungare i tempi del respiro, a sbloccare l'addome quando si sente teso. Essendo per me la prima volta che trattavo un caso simile, non sapevo cosa aspettarmi, non avevo idea delle reazioni di Lorenzo, che ha subito espresso apprezzamento per i nostri incontri .

Ora stiamo lavorando sul miglioramento del respiro col fine di riuscire a fargli emettere dei suoni volontari .

Questa direzione è stata presa proprio grazie alle risposte di Lorenzo, che riesce ad apprendere in tempi brevi e a riprodurre gli esercizi che gli vengono proposti.

Abbiamo iniziato da poche sedute ad introdurre il concetto di suono durante la fase espiratoria, e Lorenzo sta impegnandosi per riuscire ad imitare gli esercizi che gli propongo facendoli io in prima persona.

Ritengo che sia molto utile continuare questa collaborazione, che sta portando a risultati inattesi, ma soprattutto sta creando in Lorenzo un senso di speranza, e maggior fiducia in se stesso.

Spero che questo progetto sperimentale possa essere applicato ad altri ragazzi con problemi simili, e che possa aiutarli come sta facendo con Lorenzo.

Esprimo la mia più completa disponibilità a mettere le mie conoscenze a servizio di coloro che ritengano opportuno tentare questa nuova strada per migliorare le condizioni delle persone. 

Ricordo che , essendo un progetto sperimentale, spesso si avanza per tentativi, e per questo i tempi di risposta potrebbero allungarsi.

Fino ad oggi ho cercato di contribuire portando le tecniche yogiche in molti centri, ed ho lavorato con persone di diverse fasce di età (scuole materne, elementari, medie, università, comunità di recupero  dalle tossicodipendenze, ora abbiamo concordato un piano di collaborazione col carcere di La spezia) 
ma non mi era ancora capitato di operare nel campo delle disabilità.  Un caso singolo non può fare una statistica, ma ho motivo di ritenermi ottimista, e rinnovare il mio desiderio a tendere una mano verso chiunque ne senta il bisogno.


Matteo Selvanizza

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